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DUE PAROLE DI PREMESSA
Parlare di armi in generale o di qualità di queste è un argomento estremamente difficile , perché vuol dire essere a perfetta conoscenza dei meccanismi e di quello che si descrive, vuol dire poi averle testate tutte o quasi sottoponendole a prove estreme , sovrapporre poi i dati ricavati per paragonarne il rendimento e le giuste valutazioni finali ( avrei dovuto provare tutte le armi da caccia rigate del mondo) Sarebbe venuto fuori uno dei soliti manuali TECNOCRATICI , fruibili a pochi appassionati di TECNOPARTICOLARISMI e di scarsa immediatezza di lettura. Avrei anche potuto farlo, la mia professione di TECNICO ,me lo avrebbe consentito ,ma avrei incrementato solo il mercato di un nuovo sterile manuale di incomprensibili formule ,dove è dimostrabile il tutto e il contrario di esso. Se poi nel dettaglio si andasse a parlare di binomi del tipo ARMA /CALIBRO , potremmo discuterne senza venire a capo di nulla per mesi o per anni. Diciamo comunque che nel contesto ho fatto tutto questo, provando e collaudando (a mie spese) in un ventennio di attività venatoria diverse armi; ho testato ,e sottoposto molte di esse a prove estreme, ed avuto modo poi di comparare questi dati ,nel laboratorio più attrezzato e sofisticato al mondo per questi test: quello della CACCIA . E alla fine, tirate le somme , mi sono accorto , che sono poche quelle, nello specifico che si ricordano per affidabilità e precisione, ed in sintesi è quello che ho fatto , vi ho riportato pari pari queste mie considerazioni ,in rapporto all’esperienza acquisita nell’uso di queste , e della pratica venatoria in generale. Questo ha fatto sì che, in uno schema di valutazioni generali, escludessi alcune marche e relativi prodotti, onde sintetizzare l’essenza della rappresentazione, per la immediata fruizione e le opportune stime, pertanto me ne scuso con i produttori e tifosi di quelle mancanti. La mia esperienza è semplicemente frutto di una considerevole pratica venatoria , e di un enorme passione che mi ha portato ad approfondire con professionalità tutti gli argomenti utili ad attuarla .Questa passione mi ha portato in giro per 4 Continenti ,in territori lontani migliaia di miglia dai centri abitati ,nei disagi più impensabili, spesso in situazioni di grande pericolo, dalle quali scaturiscono queste valutazioni personali che sono da considerarsi sempre e comunque derivanti dalla caccia, dal tiro , e da prove estreme di “attrezzi” sul “CAMPO DI BATTAGLIA”, e se tutta la descrittiva vi sembrerà semplicistica o scolasticamente elementare, pensate che il tutto è stato volutamente redatto con il linguaggio della "COMPRENSIBILITA" adatto a tutti coloro che si vogliono avvicinare a questa difficile attività con grande modestia e semplicità di intenti, senza dimenticare che alcuni suggerimenti possono risultare utili anche a qualche professionista.
Prendeteli così, come dei buoni e... semplici consigli da parte di un amico che ha ritenuto utile rendervi edotti delle proprie esperienze, e che al di fuori dei tecnicismi risulteranno essere molto utili al neofita.
Ringrazio tutti i produttori,amici distributori, armieri,web partners e tutti coloro che con il loro interessamento e spirito di collaborazione hanno contribuito a far crescere il sito.
CAPITOLO 1 - ATTREZZATURE E "REGOLETTE"
Come già precedentemente accennato , tutto ciò mi ha portato a valutare esemplificando al massimo il complessivo , per l’ottenimento della massima resa di fruizione , da cui ne scaturiscono una serie di consigli tecnici che anteporremo nella scelta dell’arma, che chiamerò simpaticamente “REGOLETTE” Ovviamente nella scelta intendiamo di carabine a canna rigata “BOLT ACTION” (escluso le semiauto, adatte solo in battuta e non utili su lunghe distanze) nei canonici calibri da caccia (VEDI CAPITOLO CALIBRI VENATORI) di diversi modelli , tecnologie e marche , tra le più diffuse e distribuite al mondo ,tenendo conto che esse sono state valutate con le seguenti “regolette” indispensabili a mio avviso ,al buon esercizio venatorio.
La carabina deve essere robusta ed estremamente precisa ( A CACCIA , UN GIUSTO BINOMIO ARMA/PRECISIONE , AIUTA.)
Essa deve essere corredata da un ottima ottica , e relativi attacchi (per i quali ho dedicato un capitolo a parte ) .Non lesinate MAI sulla qualità di queste ,esse sono determinanti ai fini di una buona riuscita venatoria. (Spesso si cambia arma , ma una buona ottica rimane per sempre nel corredo personale)
WAPITY Americano
CERVO ROSSO Europeo
rosata 100 MT in 375H&H
le faticose montagne
BLASER R93 con ZEISS
un bel bersaglio a 100 MT
Non esagerare nella scelta di calibri esasperati ,(vedi capitolo CALIBRI VENATORI) E’ inutile utilizzare un 7mm.REM.MAG. o un 300 Weatherby MAG.per la caccia al capriolo ,correreste il rischio che un proiettile (anche con punta softpoint ), in grado di fulminare un alce a 300 mt. trapasserebbe un animale piccolo senza scaricare le energie necessarie ad un abbattimento pulito (Vedi capitolo KILLING POWER).
Controllare sempre il peso dell’arma nel contesto (A CACCIA NON DI APPOSTAMENTO , ANCHE TRASPORTARE IL CHILO IN MENO AIUTA)
Non pensate tanto ad incisioni – legni – o preziosismi vari (QUESTE CARATTERISTICHE OLTRE A FAR LIEVITARE CONSIDEREVOLMENTE IL PREZZO DELLA CARABINA, SONO INUTILI TRA SPINI – ROVI – SCIVOLATE E CADUTE VARIE – O IN UNA GIORNATA DI PIOGGIA INCESSANTE , E A TEMPERATURE E CLIMI ESTREMI.
Mio nonno (BUONANIMA) , grande cacciatore di penne e pelo , da buon Napoletano ,ed in applicazione di una filosofia tutta sua che oserei definire "PARTENO/EPICUREA", sintetizzava in questi due motti la innata saggezza che tutti i cacciatori d’altri tempi applicavano nella loro vita venatoria, e che io vi trasmetto integralmente con i benefici delle applicazioni :
“A caccia’ o’sparagno nun’è mai guadagno!” (A CACCIA IL RISPARMIO NON E’ MAI UN BUON AFFARE!)
"A caccia uno è’poco ,e duie s’ò assaie” (A CACCIA UNA PERSONA E POCA E DUE SONO ASSAI )
Questo sta a significare che;
Non lesinate mai sull’acquisto di una buona arma , questa vi darà delle ottime soddisfazioni , e potrà accompagnarvi integralmente per una vita venatoria. (LA VITA DI UNA BUONA CANNA E’ DI CIRCA 1500/2500 COLPI ,CHE IN TEORIA TRA ALLENAMENTI E CACCIA ,POTREBBE AVERE TERMINE IN UN PERIODO VARIABILE TRA I 5/7 ANNI CON UN USO MEDIO DI ALLENAMENTO DI 300 COLPI L’ANNO, MA SE LA MACCANICA DI BASE E’ DI BUONA FATTURA, SI PUO RICHIEDERE LA SOSTITUZIONE DELLA CANNA AD UN ARTIGIANO ACCURATIZZATORE, E CON LA MODICA CIFRA DI € 700/1200, RITORNARE AD AVERE L’ARMA PRECISA E FUNZIONALE COME UNA VOLTA)
Preferite sempre comprare un arma che abbia una gestione totale o parziale del peso di scatto ( GLI STECHER ,O QUALSIASI TIPO DI REGISTRO DEL PESO DEGLI SCATTI , SONO ESTREMAMENTE UTILI PER TIRI DI GRANDE PRECISIONE SU QUALSIASI DISTANZA)
Organizzatevi all’inizio meticolosamente e su di un solo trofeo ( Il bello della caccia di selezione è che vi tiene impegnati per circa un anno tra test, contatti ed informazioni varie) , infornatevi fino alla nausea del territorio di caccia, del clima,delle distanze di tiro ,delle caratteristiche dell’animale, delle valutazioni per riconoscerne l’età,il sesso ,ed il trofeo. Imparate a memoria tutti i punti vitali di un animale , e smaliziatevi a tirare al poligono su sagome di animali riprodotti al naturale senza evidenti contrasti per gli “scoore” vitali.( Ho inserito a tale proposito nel capitolo ANIMALI DEL MONDO delle schede morfologiche che vi faranno capire quanto gli animali siano differenti fra essi, e quanto sia difficile valutarne i punti vitali)
Informatevi , su quale sia il calibro migliore (VEDI CALIBRI VENATORI), o maggiormente usato a questo tipo di caccia,e se siete già in possesso di un arma avente un calibro intermedio, adottate il peso di palla più consono sovrapponendo i dati balistici del calibro in vostro possesso , con quello maggiormente usato, troverete sicuramente a distanze intermedie il giusto peso di palla da applicarsi alla caccia.
Organizzatevi le cacce con scrupolosità e rigorosamente da soli , (Avere figli ,parenti ed amici al seguito non vi consente di pensare con serenità e concentrarvi sull’obbiettivo da raggiungere. Essi vi saranno solo di intralcio),la caccia è fatta anche di lunghi silenzi , di solitudine , contemplazione di momenti speciali in posti incantevoli, vissuti da soli con un pizzico di egoismo, non dimenticate che essa è un rito , e nella sua ritualità voi ne siete il sommo sacerdote.
Scegliete sempre la stagione venatoria più adatta all’incontro (E‘ INUTILE ANDARE A CACCIA DI CERVI NEL MESE DI LUGLIO, SOLO PERCHE LA PROPOSTA E' RISULTATA CONVENIENTE, E POI CORRISPONDE CON IL PERIODO DELLE FERIE, INCONTRERESTE SOLO ANIMALI SPELACCHIATI E SENZA PALCHI )
nella nazione o nel posto migliore (INFORMATEVI SEMPRE SUI LUOGHI D’ORIGINE MIGLIORI PER IL TROFEO. E’ DA FESSI ORGANIZZARSI PER UNA BATTUTA AL CAMOSCIO NEL TAVOLIERE DELLA PUGLIA, CACCERESTE SICURAMENTE NEL RECINTO DELLE CAPRE) ,
fatevi accompagnare sempre da un cacciatore esperto o la migliore guida del luogo (SPESSO HO INCONTRATO PERSONE E PERSONAGGI CHE SI ERANO IMPROVVISATI ACCOMPAGNATORI , MA DI CACCIA E TERRITORIO NE SAPEVANO MOLTO DI MENO DELL’ECOLOGISTA PIU' SPROVVEDUTO)
Dedicatevi ad un allenamento fisico quotidiano nei tre mesi che precedono la battuta , percorrendo di buona lena 20 Kilometri in bicicletta , o 5 di FOOTING a passo allegro,(HO NEL MIO CORREDO UN GPS ,CHE USO CON REGOLARITA , E SPESSO MI E’ CAPITATO DI PERCORRERE TRA GLI 8/12 Kilometri A PIEDI IN UNA GIORNATA , E SU DI UN PERCORSO MISTO ALTERNANDO SCALATE A COLLINE ,A DISCESE A VALLE) la caccia alla cerca è su tutti i territori mondiali più fruttifera di quella all’aspetto , e ricordatevi che i trofei migliori sono anche i più scaltri ,combattivi e preparati atleticamente , per questo adottate un buon grado di preparazione fisica in grado di sostenere i disagi più impensabili.
· Non trascinatevi appresso roba inutile , appesantendovi di kili che diventeranno man mano tonnellate (DOTATEVI DI UN MICRO ZAINETTO CON BASTINO ED ALLACCIO IN CINTOLA ,DOVE PREMUNITEVI DI METTERE POCHISSIME COSE,E TUTTE ESTREMAMENTE LEGGERE ,E RICORDATEVI CHE UNA PERSONA E IN GRADO DI NON MANGIARE PER MESI E DI NON BERE PER UNA SETTIMANA ,SENZA AVER CHE POCHI RISENTIMENTI FISICI) nel ritorno al campo se la battuta è stata fruttuosa dovrete trasportare la carne e il trofeo ,che vi faranno seriamente ricredere su quello che vi eravate portati. Pensate che in media si trasporta in due o al massimo tre persone la bellezza di 30/50 Kg. a persona per percorsi impervi, e per le distanze accennatovi.
Adottate un criterio nella scelta dell’abbigliamento e dell’attrezzatura da portarvi consono e strettamente indispensabile al periodo occorrente tenendo da conto la seguente lista differenziandola nei climi rigidi o caldi ed in numero limitato allo stretto uso necessario , e considerando che a volte in campi estremi non esiste servizio di lavanderia , ma che nel piano di volo esiste sempre uno o due giorni di riposo successivo alla caccia presso una Città dove gli HOTEL anche di bassa categoria sono in grado di sopperire a qualsiasi tipo di richiesta da parte del cliente:
1. Maglietta mezze maniche in cotone traspirante intima
2. Maglietta maniche lunghe stesso tipo intima in climi rigidi
3. 2 Paia mutande
4. Calzamaglia se in climi rigidi
5. 2 Paia calzettoni trekking traspiranti alti adatti a tutti i climi
6. Maglia tipo lupetto collo alto in MICROPILE se in climi rigidi
7. Maglia tipo POLO maniche lunghe in cotone per climi caldi
8. Pantalone in flanella multitasche con cosciali impermeabili in climi rigidi
9. Pantalone in cotone multitasche o GORE TEX per climi caldi
10. Camicia in cotone forte per climi caldi
11. Camicia in velluto o MICRO PILE per climi rigidi
12. Maglione o Giubbino in PILE per climi rigidi
13. Gilet in MICROPILE da indossarsi in serate fresche in climi caldi
14. Scarponcini Impermeabili alti e leggeri con interni in GORETEX e rinforzi antislogature alla caviglia , morbidi e di buona suolatura (Le calzature devono essere comode e leggere ,robuste ed impermeabili , meglio se rodate per evitare vesciche o fastidiose abrasioni e nel caso di climi rigidi indossate con calzettoni e calzerotti termici)
15. Stivali in CAUCCIU’ mezza gamba se in zone paludose ,e se in climi rigidi con membrana di neoprene , indossati con calzettoni e calzerotti termici
16. Coppia di ghette a corredo degli scarponcini ,impermeabili ed indispensabili nell’attraversamento di erbe alte inumidite dalle brume mattutine
17. Calzerotti termici traspiranti se in climi rigidi
18. Poncho impermeabile per giornate piovose (da tenersi ben piegato nello zaino)
19. Coppia di guanti termici di buona fattura ed impermeabili con possibilità di scavalcare il dito indice per il tiro in climi rigidi
20. Se richiesto e solo in certi speciali climi rigidi o campi particolarmente disagiati dove è previsto l’attendamento e il bivacco , dotarsi di un buon sacco a pelo del tipo mummia con interno in fiocco sintetico
Queste attrezzature successive devono far parte a mio avviso, del corredo di viaggio del cacciatore sempre e comunque :
21. Zainetto di modesta capacità in tessuto impermeabile e con cuciture impermeabilizzate, con bastino retroschiena e allaccio in cintola
22. Coltello di buona fattura con relativo fodero di trasporto in cintola,meglio se SKINNER con lama affilata,ed asola scuoiatrice
23. Giberna porta cartucce con capienza max 6/7 colpi
24. 20/30 colpi del calibro palla e peso scelto per la caccia
25. Binocolo di osservazione piccolo e leggero di buon grado di luminosità , meglio se tascabile con rivestimento in gomma antiurto e impermeabile di ingrandimenti 8/10X
26. Alpenstock in alluminio snodabile per appoggio carabina e utile alle risalite e discese di pendii scoscesi
27. Pila di illuminazione del tipo MAG LITE piccola e batteria di ricambio con fodero da trasporto in cintola
28. Fiaschetta in metallo per cordiale(per i bevitori di DRINK)
29. Cintura in cuoio con cerniera a scomparsa per trasporto valuta(Spesso in campi disagiati non esistono nascondigli sicuri o posti ove riporre la valuta occorrente ai costi , per questo è consigliabile tenere a portata d’occhio questi)
30. GPS satellitare del tipo GARMIN, per percorsi particolarmente impervi ed in territori isolati ( Più volte mi è capitato di dover indicare il percorso di ritorno alla guida, perchè andar per boschi mette in crisi il senso dell’orientamento anche dell’indiano più smaliziato)
31. Telemetro solo per cacce impegnative ed in previsione di tiri su lunga distanza e relativa busta ermetica in plastica impermeabile per contenerlo.(Mi è già capitato , di aver incocciato il solito acquazzone a 6/8 kilometri dal campo,e di essere ritornato con macchine fotografiche ,telemetri e dispositivi elettronici fuori uso per l’abbondante acqua trasmessa dallo zainetto garantito impermeabile)
32. Micro attrezzo multifunzione del tipo pinze LETHERMAN (Può ritornare utile in caso di riparazioni o aggiusti sul campo )
33. Tagliaunghie – limetta – NECESSAIRE per la cura personale (ELIMINARE I PROFUMI , DOPOBARBA O SAPONETTE E BAGNOSCHIUMA DI ALTA PERSISTENZA essi consentono ai selvatici di individuare con precisione ,con vento a favore o contrario la nostra posizione, e vanificare qualsiasi sforzo venatorio) A caccia bisogna avere quel giusto tanfo di selvatico, riservandoci applicare a dopo la caccia le giuste e dovute abluzioni personali,NON DIMENTICATE UN BUON REPELLENTE PER INSETTI,CHE SIA INODORE!
34. Retina sovracappello antizanzara (estremamente utile in tutte le cacce di appostamento in zone paludose)
35. Cordino in sintetico ad alta resistenza per legami vari.(Spesso nel ritorno l’animale macellato a pezzi grossi crea problemi di trasporto se non fissati saldamente alla persona ,per questo non dimenticarsi mai di portare 5/10 Mt di robusto cordino in NAYLON intrecciato )
36. Rotolo SCOTCH adesivo per imballaggi
37. Macchina fotografica di buona fattura compatta e leggera con flash incorporato,meglio se digitale con buona memoria , batterie di ricambio e busta di plastica resistente all’acqua ermetica in grado di contenerla per climi particolarmente piovosi
38. Cappello in feltro leggero a tesa larga impermeabile e traspirante,(Io lo preferisco in quanto lo trovo comodo sia per la pioggia che per il sole) per climi rigidi ,o qualsiasi copricapo di forma e foggia in grado di riparare la testa dal sole e pioggia
39. Passamontagna in Micropile utile nelle cacce di appostamento in climi rigidi
40. Tuta ginnica in Micropile o altro per il dopo caccia e le fasi di relax
Ho omesso volutamente inserire giacche e giacconi, che anche se di ottima fattura o ad alta traspiranza , risultano essere ingombranti e pesanti fatti per climi rigidi ,cacce da appostamento e cacciatori particolarmente freddolosi. Nell’ ottanta percento della casistica, l’abbigliamento trasportato è inutile e non funzionale,la caccia di selezione si avvale di abbigliamento tecnico di ottima fattura ed estremamente leggero, con il criterio della stratificazione a “SFOGLIA DI CIPOLLA” , partendo coperti, per poi eliminare dopo la prima ora di passeggiata e l’inevitabile accaldatura il primo strato ,da riporre nello zaino ,che poi può ritornare utile in caso di appostamento o di rinfrescamento del clima. Per questo sono consigliabili i capi in PILE ,perché oltre essere silenziosi allo sfregamento e quindi difficilmente captabili dai selvatici,sono caldi traspiranti e leggeri da trasportare, offrendo un ottima resistenza ai freddi, piogge o gelate impreviste. Inoltre non eccedete nel trasportare abbigliamento in eccesso per il dopo caccia per una battuta di caccia di 10/15 giorni sono sufficienti un completo casual ed un eventuale pantalone e camicia di ricambio.
Riducete il tutto in 2 valigie ,nelle quali riporrete:
In una ,tipo robusto baule ,a doppio scomparto ,di dimensioni contenute,serrature di sicurezza , angoli rinforzati, ruotini da trasporto e una pratica e robusta maniglia (fatevela costruire su misura da un valente artigiano del settore, perché non esistono in commercio) ,l’arma ,possibilmente smontata ,l’ottica,coltello, e l’ottanta per cento dell’abbigliamento, da portarvi, sistemati in due scomparti separati da pannelli
Nell’altra , rigorosamente in robusta plastica rigida , calzature,e il restante dell’attrezzatura (Mi è capitato, di andare per la savana Africana in jeans e scarpette da ginnastica , per il solito smarrimento valigia avvenuto nei trasbordi dei vettori aerei)
Ponete su di esse un etichetta in metallo inciso del tipo targhe per coppe,contenenti gli estremi del nome e del vostro indirizzo ( ENGLISH LANGUAGE), fissatele in maniera definitiva con ribattini e pregate sempre qualche Santo di vostro gradimento che esse non vengano smarrite o rotte.
E’ inutile dirvi ,che queste valigie, oltre essere oggetto di tentativi di scasso,vengono regolarmente trattate dagli addetti bagagli di tutti gli scali aerei del mondo,come il minatore tratta le rocce con il martello pneumatico , e per quanto robuste le realizziate o scegliete esse hanno in media una durata di due viaggi .Lascio a voi le relative conclusioni.
Termino con il consigliarvi di :
Abbiate sempre il massimo rispetto del TROFEO, dei territori e delle avversità occorsovi.
E non arrabbiatevi se ritornate senza averlo conseguito, il tutto farà da forte stimolo per riorganizzarvi successivamente e sarà bagaglio di esperienza per la prossima avventura .
La caccia grossa , è come giocare una partita a POKER, anche se avete in mano un poker d’assi , è probabile perdere il piatto con una SCALA REALE dell’avversario.
Ogni tanto fermatevi e godetevi l’incomparabile spettacolo della natura, che solo la caccia è in grado di offrirvi, e pensate che forse state percorrendo zone forse mai calpestate da piedi umani.
Siate gentili con le popolazioni locali , e le diversità etnografiche che incontrerete nei viaggi, anch’esse arricchiranno il vostro bagaglio di esperienze, di usi e costumi lontani dal vostro metro di valutazione sociale. Lasciate di voi un buon ricordo, e siate generosi …esse per i capricci di un società che differenzia uno stato sociale, rendendo i ricchi troppo ricchi e i poveri troppo poveri, ne sono parte innocente.
Non dimenticate mai che gli animali selvatici sono inglobati in un contesto naturale consono alla loro stessa natura, e il cacciatore per poterli predare deve esserne parte integrante. L’uomo in questo equilibrio ne è alla sommità. Egli è il predatore finale , dimenticando a volte che anch’esso ne è parte .
“AUDACES FORTUNA JUVAT” La fortuna aiuta gli audaci , ma non dimenticate mai di applicarvi un pizzico di “PRUDENTIA”