SPAGNA |
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Vasta , poco popolata in alcune regioni,dai paesaggi incredibilmente vari ,con immense distese incolte e selvagge, e dal clima mediterraneo sempre piacevole, dal vitto eccellente ,con vini corposi,dalla lingua amica, dall’accoglienza calorosa ,e dalle tradizioni venatorie più vicine alle nostre. La Spagna per i cacciatori italiani data la vicinanza è una valida alternativa. Simile ai nostri territori presenta una selvaggina totalmente sovrapponibile alla nostra, con alcune leggere differenze morfologiche. Conosciuta da sempre dai cacciatori per la migratoria di penne , oggi non offre più carnieri interessanti per il depauperamento ambientale caratteristico a tutta l’EUROPA , ma con una buona popolazione di ungulati per l’estensione ragguardevole di territori incolti. Vi si trovano dei buoni trofei di Camoscio,Stambecco Iberico,Cervo rosso ispanico,Muflone,e Daini .Per l’antica tradizione venatoria è in grado di offrire spettacolari emozioni con la “MONTERIAS” una caccia mista da appostamento a penne e pelo, con centinaia di battitori,ed un accoglienza degna dei maggiori confort alberghieri. Cacciatori accaniti , gli Spagnoli hanno saputo preservare nelle loro “SIERRAS” un abbondante fauna ungulata descritta. Anche qui la caccia grossa è condotta con le tecniche tradizionali , cerca, approccio, posta , bramito per il cervo, mentre per le sierras più vicine ai nostri territori montuosi , assume tutte le caratteristiche ed i metodi tipici dei territori montani nostrani. SPAGNA- L’autentica tradizione venatoria spagnola è rappresentata dalla “MONTERIAS” quella che mantiene inalterato ancor oggi tutto l’antico fascino delle cacce di un epoca trascorsa. Con centinaia di cani e battitori a piedi e a cavallo , che per un paio di giorni cercano di forzare cervi , cinghiali ,pernici e fagiani sulle linee di appostamento dei cacciatori. Un tempo appannaggio della nobiltà , era ed è forse l’unico sistema per stanare da una macchia folta e intricata , e dai recessi più nascosti questi fieri ed elusivi selvatici. Colpo d’occhio ,prontezza di riflessi e buona mira sono indispensabili, ma una buona dose di sangue freddo ed un braccio fermo ,non sono meno importanti per dominare le forti emozioni delle grande battuta. Ed alla tradizionale “resa degli onori” ai nobili avversari , un tableau spesso impressionante gratificherà i più abili fucili. |
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